" Tutto si trasforma, Nulla si distrugge "

venerdì 12 dicembre 2008

La Lake House di Reid Jubb Brown


Lo studio inglese Reid Jubb Brown ha reso noto il progetto della Lake House, una casa di campagna destinata a sorgere vicino Morpeth nel Northumberland, inInghilterra. Il progetto, ancora in attesa dell’approvazione definitiva da parte dell’amministrazione locale, è il primo nel Nord Est ad aver adottato il PPS7 (Planning Policy Statement 7), il documento di riferimento governativo per le politiche sullo sviluppo sostenibile delle aree rurali.
 
“È stato uno degli incarichi più emozionanti e stimolanti della mia carriera – dichiara Kevin Brown dello studio Reid Jubb Brown – Il cliente richiedeva un’abitazione innovativa, che includesse le tecnologie sostenibili più recenti insieme ad un design audace e al contempo funzionale e vivibile”.
 
“Per riuscire ad ottenere il permesso di costruire – prosegue Kevin Brown – abbiamo inoltre cercato di osservare i requisiti dettati dal governo nella progettazione di nuove abitazioni rurali; che il progetto fosse ad esempio pioniere nell’utilizzo di materiali e metodi costruttivi in grado di rispettare l’ambiente, aiutando ad elevare gli standard delle architetture nelle zone rurali”.
 
“Abbiamo quindi dedicato enorme attenzione nella ricerca di soluzioni sostenibili studiando la paesaggistica del Ghyllheugh per esser sicuri che il progetto rispondesse a tali requisiti”.
 
Come suggerisce il nome stesso del progetto, la casa trova spazio in un contesto paesaggistico in cui il lago, elemento chiave delle architetture rurali inglesi, è indiscusso protagonista. L’intima relazione con l’acqua è tale da trasmettere la sensazione che la casa sia poggiata sul lago. L’abitazione accoglie infatti un nuovo “corpo d’acqua”, una sorta di estensione dell’argine che diventa una piscina naturale.
 
L’edificio si compone di due volumi di 3 piani disposti a L e collegati mediante un ponticello. All’interno trovano spazio rispettivamente la zona giorno e la zona notte.
Peculiarità del progetto, la copertura in legno di acero a forma di conchiglia; testimonianza dell’intento dei progettisti di combinare tecnologia e rispetto per l’ambiente. La particolare geometria curvilinea del tetto nasce infatti da una complessa modellazione tridimensionale, tuttavia supportata dall’utilizzo di materiali, metodi costruttivi e risorse locali.
 
In legno sono state progettate anche le pareti per un maggiore isolamento termico, protezione dai raggi solari e controllo della luce. Al fine di aumentare la massa termica, il legno è alternato a strati di muratura.
L’utilizzo del legno non rappresenta l’unica scelta orientata alla sostenibilità. I progettisti di Reid Jubb Brown hanno inoltre previsto isolamento termico del rivestimento, doppi vetri a bassa emissione, un sistema di recupero dell’acqua piovana, sistemi solari attivi e passivi.

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